Maximilian Stjernstrom (conosciuto come Max) e Nina Méndez, entrambi 24 anni, hanno conquistato il primo premio nel concorso di urban design "Sueña Madrid" (Sognare Madrid), volto a rivitalizzare gli spazi poco utilizzati nella capitale spagnola. Il progetto vincitore, Amaniel Vivo, reimmagina il Puente de Amaniel nel quartiere Bellas Vistas di Tetuán, trasformando lo storico acquedotto neo-mudéjar in un vivace polo sociale e culturale.
La coppia, entrambi studenti di architettura all'Universidad Europea de Madrid, unisce la propria vita personale e professionale, descrivendo la loro collaborazione come altamente complementare. Nina, di origine messicano-danese, ha scoperto la sua passione per l'architettura dopo aver studiato in Danimarca ed essere tornata a Madrid per inseguire il suo sogno. Max, originario della Svezia e cresciuto a Marbella, porta con sé anni di esperienza creativa attraverso l'azienda immobiliare di lusso della sua famiglia, Mas Property, che ora aiuta a gestire a Madrid parallelamente agli studi.
Amaniel Vivo propone di convertire gli archi dell'acquedotto dismesso in gallerie e caffè, ampliare i marciapiedi circostanti e migliorare il parco vicino con passaggi pedonali. Il progetto mira a creare uno spazio sicuro, sociale e culturale per la comunità, sostituendo decenni di trascuratezza. Ispirati da progetti simili a Wrocław, in Polonia, Max e Nina hanno sviluppato la loro proposta in sole due settimane dopo che un incarico universitario coincideva con la scadenza del concorso.
Sebbene il Consiglio Comunale di Madrid sottolinei che vincere il concorso non garantisce l'attuazione, i premi mettono in evidenza le idee innovative che i giovani architetti immaginano per gli spazi trascurati della città. "Piangerei dall'emozione se mai questo si realizzasse," dice Nina. "È un posto così unico e merita di essere usato piuttosto che abbandonato."
Il concorso ha valutato 56 candidature basate su creatività, innovazione e rilevanza per le sfide della città. Il secondo premio, di 2.000 €, è andato a Sofía Muñoz Montero e Natalia Díaz Amate dell'Università di Granada per Raíces de Agua, una proposta per Plaza de Castilla. Il terzo premio, di €1.000, è stato assegnato a Elena María Arenas Moure di ETSAM per El Huerto de Antonio in via Antonio López.
Tutti i progetti vincitori sono esposti al Centro Cultural San Francisco La Prensa fino al 17 dicembre, dopo di che la mostra si sposterà nei sette distretti presenti nel concorso: Carabanchel, Chamartín, Fuencarral-El Pardo, Hortaleza, Latina, San Blas-Canillejas e Tetuán.
Max e Nina, che si considerano "madrileños adottativi", pianificano di rimanere in città, continuando a collaborare nelle loro imprese immobiliari contribuendo allo sviluppo urbano di Madrid.
Fonte: El Español, dicembre 2025